Guazzetto

“Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”
La vita mi ha sempre riservato sorprese, belle e brutte in proporzioni discontinue.
E in questi giorni, anniversario della sorpresa più inaspettata che ho mai ricevuto, mi trovo a riflettere su quanto l’essere umano riesca a ancora a stupirmi nonostante tutto.
Dico fin da subito che questo post ha valore puramente informativo, non è accusatorio, e se fosse un foglio di carta non ci sarebbe nessun nome scritto dietro (né davanti). Giusto per essere precise…si sa mai.
I requisiti per essere una “bella persona”, una persona di valore, per essere felice quando ti guardi allo specchio di quello che sai esserci incastrato in quei pochi cm quadrati attorno al tuo cuore, sono basilari, sono pochi e semplicissimi.
E’ come quando si cucina il pesce.
Ricordo anni fa Gigino, un caro amico di Pescara ormai scomparso, mi insegnava a cucinare il pesce (invano) davanti ai fornelli della cucina di mia madre.
“E’ semplice Michè …meno ce metti co lu pesc’ e meglio riesc’ … ci vuole lu pesc’ giusto, l’importante che nun te scordi lu sal’ e nu pizzic’ e’ peperoncino… un pò come nella vita…senza sale e peperoncino… non ha sapore…ma se sbagli le dosi e ne metti troppo…fa schif’ all’anima…”.
Non sapevo dove iniziava la lezione di cucina e dove quella di vita con lui, perchè per lui erano la stessa cosa. Lo stesso amore ed attenzione e fantasia e gioia che metteva nel cucinare, l’aveva nella vita di tutti i giorni, con la sua famiglia, con gli amici, nel lavoro. E’ stato un grande maestro.
Semplicità, genuinità ecco le parole magiche.
Ci viene meglio il pesce e ti viene meglio anche la vita.
Allora perchè, io mi chiedo santo di quel cielo, perchè ci si specializza nel complicare le cose??
Perchè semplicemente non dosare tutto nel modo giusto?
Perchè dare significati astrusi a parole di per sè semplici e cristalline?
Perchè non dire semplicemente quello che si pensa senza timore di venire giudicati?
E quindi perchè giudicare quando nessuno…nessuno…è nella posizione di poterlo fare??
Perchè dare un penso unico a tutte le anime che incontriamo? Ognuna ha il suo… e io ho il mio….
Perchè non essere chiari e cristallini invece di rotolarsi nel fango?
Perchè vince sempre la paura di essere semplicemente normali o normalmente semplici ?
C’è un valore tra tutti che io venero ed è l’amicizia, che a mio modesto parere dovrebbe regnare sovrana su ogni altro sentimento, anche sopra l’amore.
Ma è come far volare un aquilone con un filo di cotone, se sei bravo bravo bravo forse ce la fai…al contrario… Huston abbiamo un problema.
E più ti accanisci a provarci, peggio è. Ci vuole solo pratica, naturalezza e un buon polso…anche un pò di culo non guasta… 🙂
Mi viene il fiatone a volte, perchè ci sono aquiloni che sembra riescano ad allinearsi al tuo modo di farli volare e invece poi si schiantano al suolo in un nanosecondo. E io fatico a capire.
Ripercorro mentalmente l’esecuzione della ricetta per cercare di trovare dove ho esagerato…troppo sale? troppo poco? …magari mancava il peperoncino…oppure ce n’era troppo? E se l’olio fosse sbagliato? …ci voleva forse l’acqua? Un pizzico di limone….ossignore…e se ho sbagliato ho messo zucchero invece di sale? ..e se il fuoco era troppo alto? …no sicuramente era troppo basso…non è che magari andava nel forno???
E se invece era tutto perfetto e fosse solo il pesce a non essere quello giusto?
Blurp
Miky underthesea
One Response to “Guazzetto”
Carissima mia cugina, hai centrato nel segno alla grande!!! Come sempre del resto… e soprattutto “…E quindi perchè giudicare quando nessuno…nessuno…è nella posizione di poterlo fare??…”