MIKY BOTTI

my point of view

Love at the first sight

Ci sono momenti nella vita in cui è necessario prendersi una pausa… dal lavoro, dalla vita, ma soprattutto da sé stessi.

E questi momenti arrivano all’improvviso, mentre sei impegnato a fare altro, mentre sei lì concentrato su quello che fa il tuo cervello, il tuo cuore parte e va per i fatti suoi.

Così mi è successo quest’estate quando, mentre appunto il mio cervello era impegnato a farsi come al solito duemila pippe mentali, il mio cuore ha preso la via del mare. In un nanosecondo ha deciso di intraprendere una strada diversa, che forse… forse… fino a quel momento pensavo non mi appartenesse.

E così, tra il serio e il faceto in men che non si dica avevo già tutto pronto per il mio primo appuntamento. Il vestito, le scarpe, la giacca…tutto nuovo… tutto perfetto.. mancavano solo pochi accessori ma potevo benissimo aspettare per quelli…
Emozionata come una bimba davanti ad un gelato mi accingevo a muovere il primo passo verso questa nuova avventura, ancora ignara del fatto che mi sarei perdutamente innamorata fin dal primo contatto..

L’attesa finalmente finì ed ero pronta, sapevo che dovevo dire al mio cuore di battere più piano, al mio respiro di calmarsi e alla mia bocca di smetterla di sorridere… ma era più forte di me, avevo pochissimo controllo su questi elementi del mio corpo, il controllo minimo che mi rimaneva dovevo centellinarlo perlomeno sugli altri arti che mi servivano…tipo i piedi!!

E da donna intelligente che risulto solitamente, in quel momento avevo più la parvenza di un ammasso gelatinoso informe, avevo l’espressione idiota di una lobotomizzata, una di quelle persone che le vedi e sembrano abitare in pianta stabile su un altro pianeta…persa… mi ero persa… qualsiasi domanda mi ponevano la mia risposta era: faccia stile Joker e …”umfhghee…”

Il momento arriva, questa briciola di tempo durante il quale avviene il primo contatto, che ti dici “sono pronta” ed invece pronta non lo sei mai… I polpastrelli delle dita, il viso, la bocca… un piccolo movimento e tempo zero ti senti sprofondare, ti ritrovi avvolta, abbracciata, impacchettata, avviluppata e tutto si trasforma in un silenzio rimbombante solo di te e di lui…del tuo respiro, dei suoi…dei tuoi movimenti, del suo…dei battiti del tuo cuore… e sei perdutamente innamorata …senza speranza…

Il tempo, lo spazio, assumono tutta un’altra dimensione. La visione delle cose muta inevitabilmente come una buffa metafora della vita.

E’ il mare. E’ lui che mi ha rubato il cuore, è lui con i suoi silenzi, i suoi colori, le sue città sommerse che nulla hanno a che vedere con tutto quello che sta sopra.

E’ lui che mi abbraccia, che mi coccola, che si svela e mi svela .

Austero e generoso, incute un rispetto potrei dire quasi religioso, ma se ti accetta ti regala emozioni che tolgono il fiato…e questo non è bello quando ti ritrovi sotto a 18 metri e hanno appena finito di dirti per duecentomila volte (e non sono mai abbastanza) che NON BISOGNA SMETTERE MAI DI RESPIRARE !!

Avevo la chiave, ce l’avevo…ora ho trovato la mia porta…quella giusta… perché, come dice Antonio Albanese, “se hai la chiave sei il padrone, entri ed esci quando vuoi…basta che trovi la porta giusta però! ..altrimenti sei solo un pirla con la chiave!“.

L’avventura continua…nel mondo dei, come dice un mio amico, subnormali 🙂

 

Miky subnormale

 

 

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